Dunque, Molfetta, al contrario di molte altre città del Sud, è riuscita ad organizzarsi veramente molto bene, facendo nascere una zona nuova, senza trascurare quella più antica. Ed è proprio qui che troviamo le due Chiese che, nel periodo quaresimale, sono più frequentate: quella del Purgatorio, e quella di Santo Stefano, nelle quali hanno sede le due Arciconfraternite che hanno il compito di organizzare le tre Processioni della Settimana Santa.
Sono passate ormai cinque settimane dalla Processione della Croce. Mancano due giorni alla Domenica delle Palme: è il Venerdì di Passione.
Alle 15.30 iniziano ad uscire lentamente dalla Chiesa del Purgatorio le insegne Processionali, le consorelle dell'Associazione "Figlie di Maria SS.Addolorata" ed i confratelli dell'Arcisodalizio della Morte. È già passata mezz'ora: il badacchino, già disposto sul Sagrato, viene alzato. Alle note della marcia funebre "Lo Sventurato" compare la statua della Addolorata, portata in spalla da quattro confrati, con il cappuccio (che qui viene chiamato "muccio") calato sul volto.
Un lento dondolìo evidenzia il dolore della Vergine, raffigurata con un vestito nero, che abbraccia una croce, alla quale è appeso un sudario piegato a forma di "M".
La Processione si snoda quindi per le vie della città vecchia, tra le verdi persiane dei palazzi popolari e le lacrime di commozione dei presenti, per poi ritirarsi infine verso le 22.00.
LA PROCESSIONE DEI CINQUE MISTERI
Questa Processione, al contrario delle altre, è organizzata dalla Arciconfraternita di Santo Stefano, con uscita dalla Chiesa omonima, verso le 03.30 del primissimo mattino, al suono della struggente marcia funebre "U conzasiegge".
A sfilare lentamente per le vie del centro storico sono delle statue lignee, chiamate "Misteri" (l'Orazione nell'Orto, la Flagellazione, l'Ecce Homo, la Salita al Calvario ed il Cristo Morto) di pregevole fattura. Risalgono al Cinquecento e sono di scuola veneziana, eccezion fatta dell'Orazione all'Orto che è stata rifatta nell'Ottocento, da uno scultore napoletano, prendendo spunto dall'originale, ormai distrutta dal tarlo.
I Misteri si ritireranno solo dieci ore più tardi, quando il sole sarà ormai alto nel cielo.
LA PROCESSIONE DELLA PIETÀ
Il rito conclusivo della Settimana Santa molfettese è la Processione della Pietà. Come quella della Croce e della Addolorata, è organizzata dalla Arciconfraternita della Morte ed esce dalla Chiesa del Purgatorio. Si snoda per il seguente itinerario:
- Chiesa del Purgatorio;
- Corso Dante;
- Via S. Angelo;
- Via Sigismondo;
- Via D. Picca;
- Via Annunziata;
- Piazza Paradiso;
- Via Immacolata;
- Via D. Manin;
- Via Roma;
- Piazza M. di Savoia;
- Corso M. di Savoia;
- Piazza V. Emanuele;
- Via S. Pansini;
- Via Ten. Ragno;
- Via S. Rocco;
- Via S. Domenico;
- Corso Dante;
- Chiesa del Purgatorio
LE STATUE
Nell'elenco che segue sono riportati i nomi delle statue del Sabato Santo (cliccando sui quali si potranno visualizzare le fotografie), e i nomi delle Congreghe cui spetta portarle in spalla.
- San Pietro (Confraternita della Assunta);
- Santa Veronica (Confraternita del Carmine);
- Santa Maria Cleofe (Confraternita della Purificazione);
- Santa Maria Salomè (Confraternita di Loreto);
- Santa Maria Maddalena (Confraternita della Immacolata);
- San Giovanni (Confraternita di Sant'Antonio);
- Pietà (Arciconfraternita della Morte)
Come la Addolorata, queste statue sono state lavorate in cartapesta dallo scultore locale Giulio Cozzoli, nella prima metà del novecento, (eccezion fatta della Madonna della Pietà che è in legno, ad opera di anonimo settecentesco) e recentemente restaurate, quindi riportate al loro originario splendore, su lodevole iniziativa dell'ex-priore, il dott.Franco Stanzione.